Nokia trasforma il marchio Ovi in Nokia Services

Non si chiamerà più Ovi bensì Nokia Services l’area delle applicazioni e servizi per la telefonia mobile. Il cambio di denominazione è stato necessario per l’azienda con finalità legate al rafforzamento del marchio non più forte come qualche tempo fa.

Nokia Ovi ora Nokia ServicesNokia Ovi ora Nokia Services

Nokia ha fatto sapere che, entro il 2012, il marchio Ovi verrà accantonato e tutti i contenuti per il mobile e le applicazioni saranno accorpati sotto un unico cappello “Nokia Services”. La motivazione ufficiale della corporate finlandese è legata al rafforzamento del marchio Nokia che negli ultimi tempi ha perso di notorietà.

Nokia per anni è stato il leader incontrastato della telefonia. Era addirittura riuscita a prendere le distanze da Motorola, uno dei primi brand legati al mobile, che in questi ultimi anni ha visto una discesa senza arresto. Con l’evoluzione degli smartphone, però, l’azienda finlandese non è riuscita a tenere lo stesso passo di nuovi e vecchi brand come HTC, Samsung e soprattutto Apple e BlackBerry.

Per il rilancio di un marchio così amato, Nokia si affida ad accordi importanti, come l’ultimo con Microsoft che prevede l’adozione di Windows Phone 7 sui propri telefonini al posto del sistema operativo Symbian che abbiamo conosciuto in questi anni. Ed ora ci riprova, con l’accantonamento del progetto Ovi e lo spostamento di tutti i servizi sotto “Nokia Services” che evidenzia il brand. Gli utenti che per anni hanno utilizzato i servizi Ovi non dovranno fare nulla.  Sarà l’azienda a riportare tutti i servizi nella nuova aerea oppure a mettere a disposizione aggiornamenti utili al “trasloco”, mentre i nuovi acquirenti di telefonia a marchio Nokia, troveranno la nuova sezione al posto di Ovi.

La politica di brand awareness di Nokia riparte dal pensionamento di Ovi e dal rilancio della nuova area dal nome Nokia Services, dunque. Staremo a vedere se basterà un cambio di denominazione a rilanciare un brand benvoluto ma che, forse più per capacità altrui che per propri demeriti, ha visto perdere il blasone e con esso anche una buona fetta di business del mobile.

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Informazioni su Anna Bruno 358 Articoli
Anna Bruno è giornalista professionista, muove i suoi primi passi come cronista a “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Successivamente collabora con gli specializzati in viaggi (travel e food), tra i quali “Viaggi e Sapori” e “Gente Viaggi” e i maggiori magazine di tecnologie. Nel 1998 fonda l’agenzia di comunicazione e Digital PR “FullPress Agency” che edita, dal 2001, FullTravel.it, magazine di viaggi online e VerdeGusto, magazine di food & wine, dei quali è direttore responsabile. Appassionata di fuori rotta, spesso si perde in nuovi sentieri, tutti da esplorare. È autrice di “Chat” (Jackson Libri, Milano, 2001), “Viaggiare con Internet” (Jackson Libri, Milano, 2001), “Comunità Virtuali” (Jackson Libri, Milano, 2002), “Digital Travel” (Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2020),  “Digital Food”  (Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2020) e dell’e-book “Come scrivere comunicati efficaci”. È delegata dei giornalisti di viaggio delle Marche-Umbria-SUD del GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica). Digital Travel & Food Specialist, relatrice in eventi del settore turistico e food e docente in corsi di formazione.

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