Presto nuovi tablet economici potrebbero fare la comparsa nei negozi di tutto il mondo: è la promessa che arriva dall’India e che parla di un esborso davvero irrisorio per acquistarne uno. Il progetto per fornire tablet da 25 euro è già partito.

I tablet sono il nuovo oggetto del desiderio di chi ama le tecnologie e le esperienze tech in mobilità. A scoraggiare molti nell’acquistarne uno, però, è il discorso prezzo: di tablet economici attualmente non se ne vede neppure l’ombra, se non per qualche clone in arrivo dalla Cina che comunque spesso costa almeno 100 euro, se non qualcosa di più.
Nutizie confortanti sulla prossima uscita di tablet economici alla portata davvero di tutti arrivano dall’India: è Azim Premji, l’uomo a capo della Wipro, a parlarne apertamente.
I tecnici e gli ingegneri dei laboratori dell’azienda indiana specializzata in hi-tech sarebbero già all’opera per fornire almeno il primo prototipo entro il primo trimestre del 2012.
La sfida è ardua: non rinunciare alla qualità ma abbassare il prezzo di produzione è la partita che si sta giocando attualmente, visto che in questo momento – fa sapere
Premji – ogni tablet che esce dalla catena di montaggio ha un prezzo non inferiore compreso tra i 50 e i 60 euro.
Per questo motivo la Wipro sta puntando molto sulle nanotecnologie, in collaborazione con un’azienda belga specializzata, la Imec: riuscendo a trovare la giusta combinazione di “minuterie hi-tech” si potrebbe riuscire a ridurre ulteriormente i costi di produzione, portandoli vicini alla cifra promessa da Premji.
Se davvero il progetto riuscisse a prendere una forma compiuta e a portare sul mercato tablet economici a circa 25 euro, sarebbe di sicuro una svolta epocale nel mondo delle tecnologie: probabilmente il tablet diventerebbe più diffuso del pc, anche in paesi dall’economia non esattamente florida.
Il tablet low cost potrebbe prendere piede in maniera massiccia e rapida, persino tra i più piccoli, alla stregua di un giocatollo evoluto, com’è anccaduto anni fa con i videogame da tasca.
Uno scenario che indubbiamente alletterebbe i produttori ma che, pur facendo leva sul prezzo molto inferiore, probabilmente non andrebbe a scalfire in alcun modo il preodminio dell’iPad, forte della sua fetta di estimatori della Apple.
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