Facebook è un passatempo sempre meno usato dagli italiani, stando alle ultime rilevazioni Nielsen. Il nostro paese fa già registrare la fase di “sboom” per Facebook?

Le abitudini degli internauti italiani stanno modificandosi, secondo quanto evidenzia una ricerca periodicamente condotta da Nielsen.
A destare sorpresa è il dato riguardante il tempo speso dagli italiani sui social network, in riferimento al mese di marzo 2011: si stima che Facebook, social networks e community abbiano tenuto occupati gli utenti per un tempo complessivo di 8 ore e 6 minuti (nell’arco del mese), facendo registrare un calo rispetto alle precedenti rilevazioni.
Quello che si è perso sul versante social, lo si è invece recuperato nel tempo dedicato alla lettura e alla scrittura di email e alla consultazione di siti di news.
Sembrerebbe una vera e propria razionalizzazione del tempo a disposizione per l’online oppure potremmo ipotizzare che si tratta di segnali di stanchezza degli internauti italiani nei confronti di Facebook e social network in generale?
Quel che è certo è che, malgrado la sempre più larga abitudine di utilizzare il web in mobilità, si dedica complessivamente sempre meno tempo all’online: rispetto allo stesso periodo del 2010, si è riscontrato un -1,3% di tempo trascorso in rete.
Un dato non del tutto negativo, se si considera a corredo il fatto che le pagine viste sono invece aumentate dell’11%.
Potremmo quindi incrociare questo dato all’incremento del tempo trascorso sui portali di news: un’esperienza web più improntata all’ottenimento di informazioni, si potrebbe asserire.
Stiamo assistendo allo sboom di Facebook in Italia o ad una razionalizzazione della propria vita 2.0?
Da ulteriori rilevazioni emerge chiaro un altro aspetto: i siti di fruizione e download di contenuti registrano al contrario una forte crescita. uTorrent fa segnare un deciso +52,4% di utenti, Skype un +32,8% e altri VLC media palyer si attestano nel mese di marzo 2011 con un netto +23,9%.
Stanno dunque cambiando i comportamenti degli italiani in rete: vedremo se nelle prossime rilevazioni Nielsen questi dati saranno confermati o meno.
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